Colletta 2020: Un nuovo modo per essere protagonisti

Quest’anno ho pensato: vista la situazione Covid–19, la tradizionale Colletta Alimentare dell’ultimo sabato di Novembre non ci sarà. Sinceramente combattuto, dentro di me, da due sentimenti contrastanti: da una parte uno stanco compiacimento perché finalmente non ci sarà la fatica di reperire i volontari, organizzare i turni ai supermercati, i trasporti del cibo raccolto, e via dicendo; dall’altra, invece, pensare che sarebbe venuta meno la raccolta di tante derrate alimentari e lo spettacolo della carità offerto da tanti volontari in tutta Italia.

La sorpresa della lettera di Giovanni Bruno, Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, che ha preannunciato che la Colletta si farà secondo una nuova modalità che terrà conto della particolare situazione che stiamo vivendo, ha sbaragliato e scompaginato tutto e immediatamente ha prevalso la gratitudine perché qualcuno ha pensato a me!

Qualcuno non ha ceduto, non si è arreso al comodo adagiarsi sulla negatività che poteva anche trovare giustificazioni con argomenti plausibili (necessità del distanziamento sociale, paura dei contagi, ...). Qualcuno ha lavorato, si è impegnato personalmente proponendoci un nuovo e creativo modo di fare la Colletta fondato sulla distribuzione delle card, modalità adeguata alla necessità di garantire le condizioni di sicurezza personali e collettive.

Non mi ha sfiorato nemmeno per un attimo il pensiero che comunque si raccoglieranno meno alimenti, che tanti volontari (per esempio i minori e gli anziani) non potranno partecipare, che in tanti supermercati non si svolgerà la colletta. Rilievi importanti, beninteso, ma dov’è il problema??! C’è vita nell’etere! C’è dell’altro che prevale, per me è così: la gratitudine perché c’è gente che afferma innanzitutto un positivo e lo manifesta concretamente nelle azioni, inventando nuovi modi di testimoniare che in qualunque circostanza si può essere protagonisti.

Mimmo